Tesi di Laurea
Candidati
Lidia Manfrida, Natalie Mcdonagh, Angelica Restivo
Relatore
Pier Federico Caliari
Correlatore
Samuele Ossola, Marco Caporaletti, Pietro Brunazzi
Anno Accademico
2023/2024
La sfilata di moda non si limita soltanto a presentare le collezioni di abbigliamento, ma accoglie una dimensione più ampia e coinvolgente, integrandosi con l’architettura nell’intento di costruire una vera e propria narrativa visiva. Le maisons abbracciano una concezione spaziale della sfilata, progettando ambienti effimeri o servendosi di luoghi esistenti del patrimonio storico, incentivando la loro conservazione e focalizzando l’attenzione del pubblico su siti di rilevante importanza. La moda diventa, quindi, non solo uno strumento di espressione artistica, ma anche un mezzo attraverso il quale è possibile contribuire attivamente alla salvaguardia di testimonianze tangibili della storia e della cultura. Lo scopo di questa tesi, perciò, è quello di testimoniare il ruolo della moda nella conservazione dei beni culturali attraverso il progetto di una sfilata presso il sito patrimonio mondiale dell’UNESCO di Villa Adriana, sorta nelle vicinanze di Tivoli per volere dell’imperatore romano Adriano nel II sec. d.C.. L’immaginario di questo paesaggio archeologico fu costruito nei secoli fino a raggiungere un delicato equilibrio tra costruito e natura. La volontà è stata quella di progettare tra le giaciture delle architetture della Villa e l’innesto del verde lo spazio per una sfilata di moda di Vivienne Westwood (1941 – 2022), stilista britannica che ha contribuito a ridefinire la moda del Regno Unito e a influenzare l’industria con il suo approccio unico. Nei suoi abiti audaci e innovativi si amalgamano stili tradizionali ed elementi provocatori e sperimentali. Il ricorso ai caratteri del passato al fine di creare un linguaggio della moda che sembri constantemente nuovo è una delle caratteristiche più radicali di Vivienne Westwood. Per questo motivo il suo modus operandi e le sue creazioni si integrano in modo, allo stesso tempo, armonioso e stridente, nell’immagine del sito archeologico di Villa Adriana che, riprendendo tipologie architettoniche consolidate, le connette tramite una rivoluzionaria composizione policentrica, radiale-ipotattica. In questa sovrapposizione di tessiture architettoniche, storiche e archeologiche il progetto della sfilata di moda è stato pensato non solo in funzione dell’evento effimero, ma anche in vista di un lascito alla Villa. Coniugando, dunque, l’espressività della moda con l’arte e la bellezza dei siti storici è possibile creare un ponte tra passato e presente, consentendo la salvaguardia dei luoghi e portando alla luce caratteristiche ed elementi perduti o che giacciono nascosti.
Fashion shows today are not restricted to the mere presentation of clothing collections, rather they offer the audience a broader and more engaging dimension by integrating the surrounding architecture to create a visual narrative. The top ‘Maisons’ have embraced this spatial concept of the fashion show, designing both ephemeral environments as well as adopting existing backdrops of historical heritage, thus encouraging their conservation, while focusing the public’s attention on sites of such cultural importance. Fashion has therefore become not simply a tool of artistic expression, rather a means through which it is possible to actively contribute to the protection of tangible testimonies of history and culture. The aim of this thesis, therefore, is to testify the role of fashion in the conservation of cultural heritage through a fashion show project, whose backdrop is the UNESCO world heritage site of Villa Adriana, built near Tivoli at the behest of the Roman emperor Hadrian in the 2nd century AD. The imaginary of this archaeological landscape has evolved through the centuries achieving a delicate balance between architecture and nature. The project entails designing the space for a fashion show by Vivienne Westwood (1941 – 2022), set among the historical ruins of the architecture and green spaces of the Villa. Vivienne Westwood was a British designer who contributed to redefining fashion in the United Kingdom influencing the industry with her unique approach. In her audacious and innovative designs, traditional styles blend with provocative and experimental elements. The use of characters from the past in order to create a fashion language that constantly appeared avant-garde was one of Vivienne Westwood’s most radical characteristics. For this reason, her modus operandi and her creations integrate in a way that is, at the same time, both harmonious and discordant with the image of the archaeological site of Villa Adriana – a villa which, albeit adopting consolidated architectural typologies, connects them through a revolutionary polycentric, radial-hypotactic composition. In this juxtaposition of architectural, historical and archaeological features, the project of the fashion show was designed not only as a function of the ephemeral event, but also with a view to creating a legacy to the Villa. Hence, combining the artistic expression of fashion with the art and beauty of historical sites, enables us to create a bridge between past and present, encouraging the conservation of such sites and indeed bringing to light characteristics and elements that have been lost or may lie hidden.