Tesi di Laurea

 

Candidate
Rachele Alborghetti,
Emma Carzaniga

Relatore
Pier Federico Caliari

Correlatori
Greta Allegretti, Lorenzo Simoni

Anno Accademico
2023/2024

 

Potremmo dire che il patrimonio culturale racchiude la totalità dei valori della storia dell’umanità. È quindi fondamentale non solo preservarlo, ma anche enfatizzarne il significato e la bellezza, avendo in fine come risultato, un’attenzione spiccata verso la sua valorizzazione. Partendo da questo presupposto è inevitabile prendere in considerazione il ruolo dei marchi di moda in questo processo: “arte che attrae arte”, un rapporto sinergico tra bellezza e bellezza, che porta a una relazione simbiotica, finalizzata ad un ambivalente arricchimento in termini di eleganza, valore, significato. All’interno di questo lavoro di tesi, questo rapporto e le sue conseguenze vengono valutati e analizzati, con il tentativo di comprendere le diverse declinazioni delle collaborazioni e i risultati che possono essere ottenuti, con una successiva operazione concreta all’interno sito UNESCO di Villa Adriana. Villa Adriana è uno dei siti archeologici più emblematici e complessi dell’architettura antica, caratterizzato da resti monumentali, paesaggi romantici e scorci suggestivi. Alcune delle sue aree, però, non sono purtroppo completamente accessibili, né valorizzate. Pertanto, il lavoro perseguito attraverso il progetto, mira a risolvere questa situazione tramite l’organizzazione di un evento di moda all’interno dell’area dell’Edificio con tre Esedre, Ninfeo-Stadio, Palazzo d’Inverno. Per sostenere il valore compositivo e architettonico del sito, era importante trovare un marchio che avesse in sé lo stesso tipo di valori e di approccio progettuale. La scelta è caduta su Gianfranco Ferrè, importante designer italiano della fine del secolo scorso, il cui approccio metodologico, basato su disegni, forme e volumi, la sua estetica e le sue sperimentazioni compositive, hanno reso le sue creazioni perfette per instaurare un dialogo proficuo con gli elementi esistenti delle rovine. In concreto, il tentativo fatto è stato quello di tradurre il linguaggio creativo di Gianfranco Ferrè in quello architettonico, cercando di svelare l’essenza spaziale dei suoi abiti, partendo dalle semplici linee dei suoi schizzi, che creano delicatamente forme e volumi, adottandolo per dare una nuova interpretazione ai muri senza tempo di Villa Adriana. “Beyond the Fabric” è un’affermazione e una scoperta reciproca, un tentativo di trovare nuove interpretazioni per spazi eterni così come quello di restituire un’essenza spaziale alle creazioni dello stilista.

We could say that cultural heritage encompasses the wholeness of values of humankind. It is therefore vital to not only preserve, but also emphasise its significance and beauty, finally having as a result, mainly in the last decades, a strong attention towards its valorisation. When talking about this it is inevitable to take into account the role of fashion brands in this process: “art attracting art”, a synergetic relationship between beauty and beauty, leading to a symbiotic relation, aimed at an ambivalent gain in elegance, value, significance. Within this thesis work, this relationship and its consequences are evaluated, with an attempt to understand the different declinations of this collaborations and the results that may be obtained, with a successive concrete operation in the site of UNESCO site of Villa Adriana. Villa Adriana is one of the most emblematic and complex archaeological sites of ancient architecture, characterised by monumental remains, romantic landscapes, and suggestive views. Some of its areas though, are unfortunately not completely accessible, nor valorised. Therefore, the work pursued through the project, aimed at solving this situation through a fashion event taking place in the area of Edificio con tre Esedre, Ninfeo-Stadio, Palazzo d’Inverno. To endorse the compositional and architectural value of the site, it was important to find a brand that held in itself the same kind of values and approach. The decision settled on Gianfranco Ferrè, an important Italian designer of the end of the last century, whose methodological approach, based on drawings, shapes and volumes, his aesthetics and his compositional experimentations, made his creations perfect to establish a fruitful dialogue with the existing elements of the ruins. In concrete terms, the attempt made was that of translating Gianfranco Ferrè’s creative language into the architectural one, trying to unveil the spatial essence of his clothes, starting from the simple lines of his sketches, that gently create forms and volumes, adopting it to give a new interpretation to the timeless walls of Villa Adriana. “Beyond the Fabric” is a mutual affirmation and discovery, an attempt to find new interpretations for eternal spaces as well as that to render a spatial essence to the designer’s creations.