Tesi di Laurea
Candidati
Salvatore Pinna Nossai
Relatore
Pier Federico Caliari
Correlatore
Paolo Conforti, Francesco Tricarico
Anno Accademico
2022/2023
Il lavoro di tesi ha come obbiettivo lo sviluppo di un progetto di musealizzazione del complesso archeologico dei “Templi di Philae” situato a sud della città di Aswan, ai confini meridionali dell’Egitto. Il lavoro si è sviluppato in tre momenti fondamentali, coincidenti con i capitoli dello scritto a corredo delle Tavole di progetto: la Ricerca, la Restituzione e il Progetto. Il primo capitolo della tesi si focalizza sulle operazioni di ricerca propedeutiche alla restituzione e allo sviluppo postumo degli interventi architettonici di musealizzazione. Esso, in particolare offre una panoramica dell’evoluzione storica ed architettonica del Santuario di Iside a Philae, evidenziando le circostanze geografiche, sociali e culturali che hanno indotto il suo sviluppo e il suo successivo declino. A corredo della stessa sono state condotte ricerche sull’architettura egizia antica, la scienza museografica e l’estetica dell’architettura, discipline finalizzate a formare il substratum culturale e la sensibilità estetica e morale atte allo sviluppo di interventi in prossimità delle persistenze archeologiche. Il secondo capitolo illustra il processo di restituzione, in cui le ricerche teoriche e le operazioni di rilievo e studio in loco hanno assunto le forme della rappresentazione architettonica dell’Isola e dei Templi. In particolare, le operazioni di restituzione si sono focalizzate sullo sviluppo delle configurazioni del santuario in tre età significative: l’età pre-cristiana, ove il santuario raggiunse lo stato di massima compiutezza, l’età pre-contemporanea, in cui il santuario assunse il carattere di rovina prima della sommersione, e l’età contemporanea, recante lo stato attuale dei Templi sull’Isola di Agilkia. In questa sezione dell’opera è conferita particolare attenzione alle metodologie impiegate per perseguire la fedeltà metrica e filologica delle restituzioni e fondare così il carattere multidisciplinare dell’opera. L’ultimo capitolo illustra nel dettaglio gli interventi di progetto atti alla musealizzazione dell’Isola archeologica di Agilkia. Lo scritto e le tavole illustrative si prefiggono di descrivere il processo di genesi della forma, dando evidenza alle ragioni dello spazio che hanno determinato i significati e i caratteri degli interventi architettonici proposti. Gli stessi nascono dalle problematiche concrete che affliggono oggigiorno l’isola e il Santuario e sfruttano le stesse per perseguire obbiettivi atti a rivendicare il valore culturale dei Templi. L’eliminazione delle superfetazioni contemporanee, la restituzione delle tracce rilevate dal G. H. Lyons nel 1896 e della vegetazione, il concepimento di nuovi volumi sono gli interventi principali descritti negli elaborati di progetto in forma di rappresentazioni architettoniche e di scritti. Attraverso un’analisi critica e un approccio interdisciplinare, questa tesi contribuisce alla comprensione della complessità dello sviluppo di interventi architettonici all’interno di contesti archeologici e, contemporaneamente, auspica al convincimento che un’idea nuova, un’idea del presente possa collaborare con quella antica, permettendo di conferire nuova vita alla rovina e di raggiungere un’ideale di bellezza perfino superiore di quello genitore.
The work “Traces of the Present: The Third Era of the Sanctuary of Isis at Philae” aims to develop a project for the musealization of the archaeological complex of “Philae Temples” located south of the city of Aswan, on the southern borders of Egypt. The work was developed in three key moments, coinciding with the chapters of the writing accompanying the Project Tables: the Research, the Restitution and the Project. The first chapter of the thesis focuses on the research operations preparatory to the restitution and the development of the musealization architectural interventions. In particular, it provides an overview of the historical and architectural evolution of the Sanctuary of Isis at Philae, highlighting the geographical, social and cultural circumstances that prompted its development and subsequent decline. In addition, there have been developed researches on ancient Egyptian architecture, museography science and aesthetic of architecture, aiming to form the cultural substratum and both the aesthetic and moral sensibility necessary for the development of interventions in the proximity of archaeological persistences. The second chapter illustrates the restitution process, in which theoretical research and on-site survey and study operations took the form of architectural representations of the Island and Temples. In particular, the restitution operations have been focused on the development of the sanctuary configurations in three significant ages: the pre-Christian age, where the sanctuary reached the state of maximum accomplishment; the pre-contemporary age, where the sanctuary assumed the character of a ruin before its submergence; and the contemporary age, bearing the current state of the Temples on Agilkia Island. In this section of the work, special attention is given to the methodologies employed to pursue metrical and philological fidelity of the restorations and thus ground the multidisciplinary character of the work. The last chapter describe in detail the design interventions suitable for the musealization of the Archaeological Island of Agilkia. The writing and illustrative tables aim to describe the genesis process of the form, giving evidence to the reasons of the space that determined the meanings and characters of the proposed architectural interventions. Those last arise from the tangible problems afflicting the island and the Sanctuary today, and exploit them to pursue objectives designed to vindicate the cultural value of the Temples. The elimination of contemporary superfetations, the restitution of the traces surveyed by G. H. Lyons in 1896 and the vegetation, the conception of new volumes are the main interventions described in the project drawings in the form of architectural representations and writings. Through critical analysis and an interdisciplinary approach, this thesis contributes to the understanding of the complexity of the development of architectural interventions within archaeological contexts and, at the same time, hopes for the conviction that a new idea, an idea of the present can cooperate with the ancient one, allowing the ruin to be given new life and to achieve an ideal of beauty even higher than the parent one.