Il disegno della rovina. Architettura, archeologia e progetto identitario
L’intervento sulle rovine e i monumenti dell’antichità, finalizzato al recupero e riabilitazione degli stessi, è cosa fisiologica nella storia delle
città e delle architetture. È sempre esistito e ha determinato anche, in particolari circostanze, importanti trasformazioni delle preesistenze.
Si può, in sostanza, affermare che la storia della trasformazione degli edifici coincide con la storia dell’architettura (Casiello 2008).
Quattro invece sono le connotazioni che la modernità ha messo in campo in modo peculiare: da una parte, il nodo critico della
continuità-discontinuità tra antico e nuovo e, come corollario, la necessità di introdurre il concetto di “diversità” – in termini di forma-materiale – dell’intervento nuovo rispetto all’antico nonché la conseguente rinuncia all’unità di stile e classica compiutezza come risultato finale.